SIMIT è la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali,
costituita nel 2001 dalla fusione della Società Italiana per lo Studio delle Malattie Infettive e Parassitarie (SISMIP)
- di matrice universitaria, fondata nel 1946 - e l'Associazione Medici Ospedalieri Infettivologi (AMOI) - di matrice ospedaliera, fondata nel 1957.
Da allora, anima didattica e anima assistenziale della disciplina, come la doppia catena del DNA,
procedono appaiate nella SIMIT, e trovano proprio nell'attività scientifica e di ricerca il loro punto di equilibrio e di sintesi.
La dimissione dei pazienti ricoverati e la eventuale sospensione dell'isolamento a domicilio si basano essenzialmente su due criteri, il primo criterio è clinico, ed è rappresentato dalla condizione di guarigione del paziente dopo la fase di acuzie, il secondo criterio è epidemiologico, e si basa sulla evidenza di assenza di contagiosità. Mentre sul primo criterio vi è una ampia convergenza di evidenze e comportamenti clinici, sul secondo vi è una maggiore variabilità che porta talora a una lunga fase di isolamento in ospedale o a domicilio, non sempre giustificata dalle evidenze scientifiche. Ma quali sono i rischi che comporta una eventuale riduzione di tale periodo applicando i criteri OMS? In questo blog si discutono le evidenze scientifiche delle diverse opzioni, i rischi e i benefici di opzioni diverse da quella attualmente prevista dalla norma italiana.
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